Tutte ma proprio tutte
le manovre liberatorie proposte
discussione - concetti
- pronti per una relazione assolutamente particolare? mi assumo ogni responsabilità: ho deciso di fare una cosa che non si è mai vista prima e ritengo di averne motivo
- raccogliere in un unico lavoro il gran LABIRINTO di tutte le manovre liberatorie proposte è stata una bella sfida
- mi sono preso veramente un compito bellissimo e ingrato; ne ero vagamente avvertito ma non potevo sapere quali e quante varianti ci fossero, quanti piccoli particolari, quanti fini dettagli fossero da considerare
- nella realtà quotidiana, ce' molto spesso l'abitudine di usare sempre le stesse due, massimo tre manovre; ognuno di noi prende bene le misure con le manovre che più lo convincono; ed è giusto, perchè c'è da mettere in conto anche la reazione emotiva e fisica del paziente, che può avvertire una vertigine di intensità variabile; se è forte, è giusto che il terapeuta abbia la piena consapevolezza, il pieno automatismo di cosa può consigliare al paziente; solo una grande padronanza della manovra in corso di esecuzione permette di affrontare le situazioni difficili
- per questo motivo ho accettato con entusiasmo ma non senza il comprensibile timore questo compito
- la scelta tecnica: i filmati sono pesanti; c'è il problema della compatibilità fra i vari programmi di presentazione, e fra le varie versioni di PPT
- la sicurezza quindi di aggiungere una relazione con immagini istantanee: valvola di sicurezza per l'eventuale incompabilità
- non è stato facile orientarsi nel LABIRINTO dei fini dettagli su tutte le manovre proposte: innanzitutto è ben dimostrato dai filmati che ho riportato dal web come piccole varianti tecniche siano pressochè costanti nell'esecuzione di manovre che invece sono ben standardizzate; io mi sono rigorosamente attenuto alla versione originale, dettata dalla prima pubblicazione di ogni singolo autore
. ciò non mi toglie il problema di quei casi in cui gli stessi autori hanno proposto successive modifiche alla versione originale
- mi autofilmo, scelta dovuta all'opportunità di far vedere meglio i movimenti; in fondo è una dimostrazione a scopo didattico e non una vera e propria seduta di terapia; inoltre sarebbe inopportuno sottoporre una persona non allenata ad uno stimolo vertiginoso così massivo
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